21 novembre 2024
A Savona esiste un luogo che viene percepito in maniera differente da automobilisti, pedoni, ciclisti e motociclisti, semplici osservatori.
Piazza Mameli è un luogo simbolo per i savonesi e per le generazioni più adulte poiché con il Monumento ai Caduti e il rintocco campanario quotidiano delle 18 racconta la storia del Novecento della città e di tutta l’Italia. Rammenta a tutti ciò che è stato ed è auspicabile non si ripeta.
Le scelte degli ultimi quindici anni di Amministrazioni Comunali alterne però ne hanno lentamente peggiorato la viabilità e la scorrevolezza che personalmente – da neo patentato diciottenne ma anche da neo sposato trentenne – non ricordavo.
Oggi circumnavigare piazza Mameli in automobile – fatte salve le ore notturne – è un’impresa.
La piazza consta di ben sedici attraversamenti pedonali non regolamentati; la conseguenza è un continuo stop & go che per nervi e frizione non è salutare.
Alcuni giorni fa ho avuto occasione di incontrare sulle strisce pedonali per ben quattro volte la stessa coppia, due giovani che mano nella mano amoreggiavano a parole e sguardi mentre gli sguardi degli automobilisti erano rivolti al cielo imprecando qualcosa.
Conosco una persona che ha impiegato otto minuti da via Boselli a via Battisti; in questo tempo ha ascoltato alla radio il TG regionale e infine si è dato appuntamento in piazza Diaz per un caffè con quattro pedoni con i quali ha stretto amicizia nel frattempo.
Se questa è socialità, la cosa potrebbe funzionare.
Ma non diciamoci che si tratta di percezione perché percepisco una neppure velata presa per i fondelli.
PS: la nuova modifica tra via dei Mille e piazza Diaz potrebbe avere risvolti positivi. Attendiamo fiduciosi 🙂