L’articolo uscito su savonanews.it, a firma di Elena Romanato, getta una luce chiara sul pensiero di Manuel Meles (consigliere comunale di minoranza a Savona) e un’ombra sul M5S savonese.
Meles, rieletto tra le fila del Movimento, da molto tempo è in profondo disaccordo con il nuovo corso e in particolare con la linea Conte (linea che cavalcò opportunamente e con entusiasmo nel settembre 2021).
Accade poi che nel giugno 2022 la fuoriuscita di Di Maio (RIP) e di altri 61 tra deputati e senatori (RIP anche loro) certamente avrà allettato Meles, e con lui il suo collega Federico Mij, entrambi riconoscendo in Gigino il Favorito dell’Eletto e desiderando emularne la ribellione.
Fecero appena in tempo a non farlo, la misera disfatta dei dissidenti li dissuase; in cuor loro continuarono comunque ad essere ostili alla linea di Giuseppe Conte rilasciando di tanto in tanto dichiarazioni sempre in conflitto con la linea del M5S di oggi e talvolta in barba al nuovo statuto (si badi bene, votato a livello nazionale con una schiacciante maggioranza).
Per me e per tanti come me che seguono con passione il Movimento resta incomprensibile l’attendismo di Genova e di Roma: ci sono tutti gli elementi per agevolare un futuro a Meles e Mij al difuori dei Cinque Stelle. Lo dico senza velleità e con tutto il rispetto per il dissenso interno ma quando il dissenso si presenta quale opposizione non esiste lo spazio della mediazione.
La referente provinciale Stefania Scarone da due anni raccoglie le lamentazioni di decine di attivisti e simpatizzanti i quali non gradiscono né gli atteggiamenti dei due consiglieri comunali né tantomeno lo stallo decisionale centrale.
Tutti ci chiediamo per conto di chi parlino Meles e Mij; tutti ci chiediamo a cosa porterà il prolungato immobilismo interno.
La storia è fluida e la politica post-grillina risuona profondamente moderna: è dialettica ma garbata e radicata nei princìpi originari. Basta con le sguaiate sparate, le grossolane dimostrazioni di piazza, le offese gratuite, tutto ciò appartiene ormai al becero populismo di centrodestra.
Resta però l’attesa di una risposta.
Per fare chiarezza.
Per veicolare compiutamente le idee e gli ideali.
Per far ripartire il Movimento anche a livello locale.
Un pensiero riguardo “Ma per conto di chi?”