29 ottobre 2022 – Assemblea Regionale a Genova
Condivido il mio intervento nel corso dell’Assemblea Regionale del Movimento 5 Stelle svoltosi al Columbus Sea Hotel di Genova, presenti il deputato Roberto Traversi, il senatore Luca Pirondini, l’europarlamentare Tiziana Beghin, numerosi consiglieri comunali liguri e attivisti provenienti dalle quattro province.
DE MERITO
Desidero portare alla Vostra attenzione un argomento che mi sta a cuore.
Insegno da molti anni, conosco la situazione della Scuola Pubblica in maniera approfondita e chi come me – anche tra i presenti – ha un’esperienza analoga può confortarmi nel dire che stiamo assistendo ad un declino preoccupante dell’Educazione.
Nel 2001 Letizia Moratti, allora Ministro dell’Istruzione con il Governo Berlusconi II, abolì la riforma Berlinguer (varata da pochi mesi) e istituì una propria riforma che di fatto depauperava pesantemente lo studio delle discipline storiche e scientifiche nella Scuola Elementare e Media.
Inoltre la riforma Moratti previde l’utilizzo del computer fino dall’età di sei anni; questa introduzione fu accolta come vera manna.
Nella sostanza però le Scuole e soprattutto gli insegnanti non avevano gli strumenti (culturali e tecnologici) per poter applicare quelle modalità.
Negli ultimi vent’anni dunque abbiamo cresciuto studenti ignoranti in storia e geografia che da piccoli si sono arrabattati in maniera solitaria (anche durante il tempo scuola) su computer obsoleti e di numero insufficiente.
In questo buio ventennio (e mi taccio su La Buona Scuola di renziana memoria solo per questioni di tempo e di pudore) c’è una luce.
Durante il Governo Conte II, a seguito della pandemia e dell’emergenza sanitaria che ci ha colpito, il Ministero riuscì a dare una forte sferzata in positivo.
La necessità di Didattica a Distanza ha fatto in modo che tutte le Scuole del territorio avessero risorse per organizzarsi dal punto di vista tecnologico: corsi di formazione per i docenti, acquisto di attrezzature per implementare davvero le sale multimediali e tutte le aule, prestito di devices per le famiglie che ne facevano richiesta, linee wi-fi veloci o quanto meno stabili nei plessi scolastici.
Non poco, visto le difficoltà oggettive del Paese.
Oggi il neonato Governo Meloni, quale primo atto simbolico intende rinominare il Ministero della Scuola come Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Non si critica un contenitore solo dalla forma sennò si viene tacciati di pregiudizio.
Restiamo in attesa del contenuto.
Allora sì, potremo valutare e muovere giuste critiche.
Chiedo però ai nostri ottimi rappresentanti a Roma, di vigilare.
Oggi alle Scuole sono destinati molti denari, frutto del PNRR, conquistato da Giuseppe Conte e ora gestito da altri.
Ebbene, questi denari rischiano di non essere distribuiti poiché i progetti relativi richiedono una burocrazia folle ed una serie di lacci e lacciuoli messi per disincentivare i dirigenti scolastici e i gruppi di lavoro.
E in Liguria la Scuola è in una situazione molto difficile, seconda solamente alla tragedia della Sanità Ligure.
Grazie.