Sono anni che frequento il Teatro Comunale “Gabriello Chiabrera” con le Scuole del territorio.
Erano anni però che non assistevo a due opere così ben allestite, gradevoli, ben interpretate, ben presentate, accolte con favore dagli studenti.
Ogni volta che si presenta il melodramma ad una platea di adolescenti si rischia di scadere – nella migliore delle ipotesi – nella noia e nella sonnolenza. La mia ostinazione e la mia professionalità mi impongono di provare, riprovare, insistere, eventualmente sbagliare ma tentare.
Il 5 ottobre scorso con gli studenti delle classi terze medie abbiamo assistito a Tosca di Giacomo Puccini.
Nonostante la difficoltà della trama e la profondità dello sviluppo drammaturgico, il lavoro è filato via con partecipazione emotiva da parte dei presenti. Applausi scroscianti per tutti i protagonisti.
Il 16 novembre con gli studenti delle classi seconde abbiamo invece assistito a Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Gaetano Donizetti, un’opera minore che racconta il teatro nel teatro con quel sottile limite che separa il sublime dal ridicolo.
In questo caso l’atmosfera era scanzonata, ricca di colpi di scena, attualizzazione e divertimento.
Per entrambe le rappresentazioni è trasparito un lavoro di squadra e una progettazione particolarmente accurati.
Un caso? Non credo.
Restiamo però in attesa di una notizia ancora migliore: che il teatro comunale sia davvero di fruizione dei cittadini, sia davvero di supporto per le attività culturali del territorio, sia davvero alla portata di tutti, sia una risorsa messa a bilancio (culturale, non economico) e non una zavorra (economica, non culturale).
Che la buona notizia sia un preludio.